UNA COSA PER CUI MI SENTO FORTE

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Beh dai son già arrivato ad un terzo di questa sfida, una sfida che si doveva completare in trenta giorni e che io sto eseguendo in mesi e mesi, pensate. . . dieci titoli in quattro mesi.

Il decimo titolo imposto è difficile. Forse, azzardo, il più difficile trovato fin qui.

Qualcosa per cui io mi sento forte.

Mi sento forte delle mie certezze.

Che sono poche. Ma quelle che ho mi fan sentire forte.

Una certezza che mi da la forza è la sicurezza e la fiducia nelle mie capacità, specie in campo lavorativo.

Del resto artisticamente parlando non posso certo lodare le mie capacità, mi rendo conto che ho ancora molto da imparare e anche se ho dei Feedback positivi devo solo ritenermi all’inizio di un percorso che spero possa arrivare il più lontano possibile.

Il sogno sarebbe quello di far correlare la strada lavorativa con quella artistica, ma per ora devo solo muovermi spinto dalla passione e dal piacere di fare.

Discorso diverso invece quando si parla del mio lavoro.

Il mio rapporto di amore odio dura da parecchi anni, ma è la sicurezza di quello che so fare che mi fa sentire forte. Questo non significa che io non sia umile, che io non abbia più nulla da imparare, ma vuol dire che ho una autonomia ed una preparazione che mi fa sempre camminare a testa alta.

Il mio limite, se vogliamo contrapporre la debolezza alla forza, è sicuramente il mio carattere pessimo. Permaloso e incline al giramento di coglioni facile.

Ma in questo articolo si parla di una cosa che mi fa sentire forte.

E saper sempre dare una risposta basata sulla competenza e sulla conoscenza mi fa sentire davvero un supereroe.

 

Fatevi una risata. . .  è la prima e ultima volta che tratterò questo argomento su questo Blog.  Occasione figlia di questi giorni. .  .

e allora pensando di scrivere questo post in altre occasioni ecco altre cose che mi fan sentire forte:

– La musica a volume alto in macchina.

–  Il mio piede destro, il mio tiro a giro.

–  La mia capacità di dialogo.

–  Il pantoprazolo prima di cena.

–  La domenica mattina a letto fino a mezzogiorno.

–  La mia fantasia e la mia voglia di esprimerla a trecentosessanta gradi.

–  La mia faccia di culo.

 

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