ITALIA ’90. . . RICORDI

Oggi è mancato Azeglio Vicini, il ct della nazionale dei mondiali in casa, era lui a guidare gli azzurri a Italia ’90.

Copio e incollo qui, quindi, un articoletto che ho scritto circa quattro anni fa in occasione dei mondiali in Brasile, basato sui ricordi, pochi e confusi, di quell’estate italiana. . .  .

Fa male, malissimo, pensare che tra qualche mese ci sarà un altro mondiale, e non ci sarà l’Italia.

Ecco il pezzo:

In realtà di Italia ‘ 90 non ho moltissimi ricordi, avevo solo 11 anni, 10 per l’esattezza, perchè il mio compleanno è a metà luglio.

Son ricordi legati all’atmosfera che si viveva, legati a tutto quello che era il contorno, ricordi del campo ne ho davvero pochi.

Del resto lo sport non era ancora al centro degli interessi, non lo vivevo con trasporto. Quell’anno però nasceva il mio amore sconsiderato per Gianni Bugno che si era appena fatto un mese intero in rosa. ” Il Gianni “, fuoriclasse assoluto, sicuramente un numero dieci.

Ma veniamo ai mondiali . . Beh, Totò Schillaci.

Fino al goal nella prima partita non sapevo neanche chi fosse, poi sembrava di conoscerlo da sempre, anche se  non è mai stato il mio idolo, o il mio preferito, neanche in quei 25 giorni,.. .perchè come per Bugno, io ero già malato di Roberto Baggio. Si vede che fin da piccolo ho sviluppato una passione sfrenata per il talento e per il genio, dal calcio alla musica, alla letteratura, all’arte in genere, io sto sempre dalla parte di chi pensa l’impensabile. E il gol alla Cecoslovacchia ( questo me lo ricordo eccome ) è solo classe, talento e pensare fuori dagli schemi. Pensare di poter mettersi la tuta da Alberto Tomba ( che in quegli anni era un grandissimo ) e andare in porta col pallone saltandoli tutti. ” Il divin codino “, meglio ne parlerò quando racconterò dell’america. Di quella nazionale ricordo bene anche Giannini, altro talento che non ho mai del tutto capito, ricordo il suo gol contro Meola, uno dei nomi che mi è rimasto impresso, come quello di Roger Milla. E’ stato uno shock ma anche uno stimolo scoprire che in Africa giocavano a calcio, e che potevano anche vincere contro l’Argentina. Ricordo che pensavo che magari tra tanti anni saranno pronti per vincere il mondiale, e invece siamo qui tanti anni dopo che forse stanno addirittura peggiorando, quel Camerun, la Nigeria dell’america ed il Senegal della Francia non ci sono più.

Ricordo Caniggia. Bastardo. E Zenga che va a fafalle. Ricordo il portiere para rigori dell’Argentina, che poi se non mi sbaglio ha giocato anche contro la juve col Barcellona, ricordo i rigori. Perchè mondiali vuol dire rigori. Mi ricordo il gol di Totò contro l’Uruguay, che sberla!! Il resto è tutto buio, la finale forse non l’avevo neanche vista. Non ricordo Maradona. E questo un po’ mi dispiace. E’ un po’ come sapere che Bob Marley ha suonato a Milano e rimpiangere di non avere avuto abbastanza anni per andarci. ( beh li ero proprio piccolissimo ). Però mi ricordo benissimo che mi stava simpatico Litbarski della Germania, pensa te come è strana la vita.

Mi ricordo la mascotte. . . CIAO. Inguardabile. Avevo un sacco di spille che passavo da un cappellino all’altro con orgoglio.

Ma quel che resta di quel mondiale sono le “Notti magiche” di Gianna Nannini e Edoardo Bennato. Era l’estate di Bella Signora di Morandi e di Sotto questo sole dei Ladri di biciclette, ma quello che resta sono le emozioni vissute sotto il cielo di una estate italiana, e negli occhi tuoi voglia di vincere . . .perchè l’estate dei mondiali è sempre una estate che scrive pagine e scatta fotografie importanti della nostra vita.

2 pensieri su “ITALIA ’90. . . RICORDI

Lascia un commento